Gli Amazon Native Brands (ANB) o marchi nativi di Amazon, sono brand creati specificamente per vendere nuovi prodotti tramite il marketplace. Usano Amazon come il loro principale e quasi unico canale di vendita, concentrando i loro sforzi sul migliorare il posizionamento e sulla reputazione dentro questa piattaforma. Si tratta di un’opzione semplice con cui ampliare la propria attività, tramite la creazione di nuovi marchi unici per la vendita di prodotti su Amazon, o iniziare la propria attività online nel caso delle aziende più giovani. In entrambi gli scenari conviene conoscere i benefici di questo canale di vendite e valutare la sua compatibilità con le strategie aziendali e dei prezzi programmate. Da Minderest ti indichiamo i loro pro e contro.
L’obiettivo principale degli Amazon Native Brands è aumentare i profitti nel marketplace per poi fare il salto anche su altri canali di vendita, una volta raggiunto un importante posizionamento nell’ideologia degli utenti. Un esempio molto conosciuto di tale crescita è dato da Cecotec, un brand di elettrodomestici spagnolo nato su Amazon che è rientrato nel top of mind dei consumatori, prima nella penisola iberica e poi anche in altri paesi, grazie alla quantità dei suoi prodotti e le molteplici recensioni positive dei clienti soddisfatti.
Inizialmente, per far conoscere i prodotti, è fondamentale realizzare un’importante investimento negli annunci di Amazon, una strategia che a sua volta il marketplace premia con un miglior posizionamento per il brand. Parallelamente il catalogo dei prodotti deve essere organizzato in maniera più efficace e attraente e garantire una buona esperienza di acquisto per potenziare il ritorno e la fidelizzazione dei clienti.
Pro e contro degli Amazon Native Brands
Parlando degli aspetti positivi, iniziare a vendere i tuoi prodotti su Amazon è veloce e semplice. Basta seguire i passi evidenziati dallo stesso marketplace e inserire via via le pagine dei prodotti secondo il tuo inventario e i tuoi obiettivi di vendita. Si tratta inoltre di un modello di attività che può essere gestito da qualsiasi parte del mondo, che siano zone urbane o rurali.
Inoltre, questi nuovi brand nativi di Amazon beneficiano del grande riconoscimento di cui gode il marketplace, della fiducia che i clienti ripongono nel portale di vendite e, altro aspetto essenziale, dell’ampia visibilità che ottengono i suoi prodotti tra i milioni di utenti registrati su Amazon che entrano sul sito giornalmente.
Come valore aggiunto, la maggior parte degli Amazon Native Brands ricorrono solitamente al sistema FBA o Fulfillment by Amazon per la loro gestione logistica, il quale permette di liberarsi dei costi associati alla spedizione e alla consegna dei prodotti, così come della gestione dei resi.
Possibili aspetti negativi per i marchi nativi di Amazon
Uno dei principali aspetti negativi che può maggiormente danneggiare la crescita dei marchi su Amazon è le poche informazioni che si ricevono sui consumatori. Visto che gli utenti sono di Amazon e che quando si registrano cedono i loro dati al marketplace, non direttamente ai marchi, costruire e segmentare un database di clienti risulta più complicato che con un proprio e-commerce. Per questo motivo, le azioni di marketing, pubblicitarie e le offerte personalizzate devono essere dirette ai clienti tramite lo stesso marketplace.
A questo si aggiunge che Amazon impone ai suoi venditori politiche rigide orientate alla soddisfazione degli utenti. Tra di esse si trovano il mantenimento dei tempi di consegna o la garanzia che la qualità dei prodotti sia soddisfacente per i clienti. Come accade quando gli acquirenti comprano con fiducia su Amazon, allo stesso tempo quando qualcosa va storto è lo stesso marketplace che viene incolpato ed è una situazione che il gigante americano cerca di evitare a tutti i costi.
Nonostante questo, gli Amazon Native Brands offrono un’opportunità per ampliare l’attività online dei marchi e ottimizzare le loro vendite. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale poter contare su prezzi competitivi con cui concorrere con i competitor, tra cui può essere incluso lo stesso Amazon. Un modo efficace di riuscirci è tramite un software di monitoraggio dei prezzi con cui controllare automaticamente le variazioni dei prezzi delle aziende della concorrenza dentro al marketplace.
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